LEA (Livelli Essenziali di Assistenza): la situazione in Italia
Cosa sono i LEA?
Parlando dei LEA, il sito del Ministero della Salute recita
I Livelli essenziali di assistenza (LEA) sono le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale (tasse).
In pratica l’elenco di prestazioni sanitarie ritenute essenziali per tutti i cittadini.
Il nomenclatore è stato aggiornato nel Gennaio del 2017 (si, ben due anni fa!) e rientra di particolare interesse per noi perchè per la prima volta rientrano tra i Livelli Essenziali di Assistenza dispositivi antidecubito dinamici con pompa di gonfiaggio e la rilevazione dell’indice ABI (o indice di Winsor).
Ma purtroppo il lavoro nasce zoppo.
Almeno per il momento, ossia ancora oggi, dopo due anni.
Lea: dove sta il problema?
Sostanzialmente il Ministero della Salute insieme alle Regioni ha predisposto un decreto con le tariffe per le nuove prestazioni ma questo è fermo all’esame della Ragioneria Generale dello Stato perché non viene ritenuto coerente, o congruo, con le risorse disponibili.
In pratica il Ministero dell’Economia è in contraddittorio con il Ministero della Salute perché non è convinto che, con le remunerazioni previste dal decreto, si rimanga all’interno delle compatibilità economico finanziarie.
Sono stati definiti i livelli di assistenza di cui necessita il cittadino ma non c’è copertura
finanziaria per iniziare ad applicarli.
Questo da due anni (e da due governi…).
Quindi ad oggi sono stati definiti i nuovi livelli essenziali di assistenza, ma si continua a lavorare con il vecchio nomenclatore e con il vecchio tariffario.
LEA: presente e futuro
Ad oggi ancora non sappiamo come si evolverà la situazione. Non sappiamo se verranno approvati i nuovi budget e la direzione che è intenzionato ad intraprendere il Governo attualmente in carica.
Sappiamo solo che all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Cattolica di Roma, il Premier Giuseppe Conte, in appoggio al Ministro della Salute Giulia Grillo, ha dichiarato:
Come governo vi assicuro che faremo il massimo per garantire il diritto alla salute, per adottare misure concrete – penso alle liste di attesa assolutamente da abbreviare -, per garantire l’accesso alle cure a tutti e per fare in modo che da Nord a Sud sia garantita l’uniformità dei livelli essenziali di assistenza. Nessun taglio, noi investiamo su sanità, ricerca e innovazione tecnologica
Confidiamo che la situazione si sblocchi prima possibile.