Service Med: il Codice Etico e il modello organizzativo 231/01
In ottemperanza alle prescrizioni di cui al D. Lgs. 231/01 e nell’interesse e tutela delle Strutture ed Enti Sanitari a cui sono rivolti i propri servizi e dei propri fornitori, Service Med Spa ha aggiornato, con una nuova emissione, il Modello di Controllo e Gestione, già adottato sin dall’anno 2013.
Con questo aggiornamento la società intende innalzare al massimo le proprie best practices, nazionali e internazionali, in materia di Protocolli di Assicurazione, Legalità e di Prevenzione della commissione di illeciti.
Il codice etico Service Med: legalità, etica e trasparenza
Il Codice Etico rappresenta una vera e propria Carta Costituzionale e affianca sempre il Modello di organizzazione, gestione e controllo, sintetizzando i principi di comportamento ai quali Service Med si ispira.
Il codice è inoltre uno strumento di garanzia e affidabilità a tutela del patrimonio e della reputazione della Società. Esso si fonda su specifiche responsabilità ed impegni sociali che, in linea con i più elevati standard etici, consentono di perseguire la mission e gli obiettivi dell’azienda operando in modo etico e socialmente responsabile. Il Codice Etico prevede, inoltre, meccanismi sanzionatori volti ad evitare che passino inosservate le condotte che non rispondono ai valori aziendali e che, pertanto, ne ledono gli interessi.
Onestà, correttezza, integrità, trasparenza, imparzialità, riservatezza, rispetto e salvaguardia dell’ambiente, tutela della salute e sicurezza dei lavoratori: sono questi i valori fondamentali individuati dal Codice Etico, intorno a cui Service Med sviluppa le proprie attività e politiche aziendali.
Organizzazione, gestione e controllo
L’adesione al Decreto ha previsto la creazione di un documento descrittivo dei processi organizzativi adottati per prevenire e minimizzare i rischi derivanti dalla mancata applicazione di disposizioni di legge da amministratori, dipendenti, collaboratori. Insomma, un sistema un sistema strutturato ed organico di prevenzione, dissuasione e controllo.
Il decreto prevede infatti l’adozione di un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel Modello. In particolare tale sistema individua le possibili infrazioni e definisce le sanzioni e le modalità applicative da intraprendere nei confronti dei soggetti responsabili di comportamenti illeciti o di violazione delle norme contenute nei documenti di cui si compone il modello.
Il compito di vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del Modello, nonché curarne l’aggiornamento, è affidato ad un Organismo di Vigilanza individuato dal Consiglio di Amministrazione, dotato di autonomia di azione e di specifici poteri, con il compito di verificare il rispetto delle regole del Modello, di curarne l’aggiornamento e di riferire al Consiglio tutte le possibili situazioni di mancato rispetto di quanto indicato dal modello stesso.