Medicazione delle lesioni cutanee: la tecnica dello sbrigliamento o debridement

Cos’è lo sbrigliamento delle ferite cutanee

Il debridement (sbrigliamento) rappresenta una fase fondamentale del processo di gestione e guarigione delle ferite cutanee, acute e croniche, in quanto è necessario per indurre il processo funzionale della riparazione tissutale.

Viene definito debridement l’atto di rimuovere materiale necrotico, escara, tessuti devitalizzati, tessuti siero-crostosi, tessuti infetti, ipercheratosi, slough, pus, ematoma, corpi estranei, detriti, frammenti ossei o qualsiasi altro tipo di bioburden da una ferita con l‘obiettivo di promuoverne la guarigione¹.

È indicato come una forma di preparazione del letto di ferita² ma non possiamo tralasciare quanto esso sia importante per la corretta gestione dei margini e della cute perilesionale.

Le principali tecniche di debridement

Negli ultimi anni sono state introdotte numerose nuove tecniche di debridement che applicano principalmente principi e forze fisiche per promuovere la progressione dalla fase infiammatoria alla fase riparativa. Le metodologie utilizzate per il debridement possono essere raggruppate in macrocategorie di cui riportiamo in sintesi le principali³.

Debridement Enzimatico

Il debridement enzimatico consiste nell’applicazione sulla lesione di enzimi proteolitici che aiutano nell’asportazione del tessuto necrotico⁴.

Debridement Meccanico

Il debridement meccanico implica l‘uso di medicazioni a base di garze asciutte, garze bagnato-asciutte (Wet-to-dry), garze impregnate/paraffinate, o una medicazione in fibre monofilamento per rimuovere il tessuto non vitale dal letto della ferita⁵.

Debridement Chirurgico

Il debridement chirurgico e quello “con taglienti” sono metodi rapidi di sbrigliamento, in uso da molti anni. Con l’ausilio di un bisturi, laser o altri strumenti chirurgici si toglie tutto il tessuto devitalizzato dalla ferita.

Debridement Autolitico

Il debridement autolitico avviene attraverso l’applicazione di medicazioni che favoriscono l’autolisi del tessuto necrotico.

Quale tecnica di sbrigliamento delle ferite utilizzare?

La decisione di sbrigare una ferita e quale metodo scegliere dipende da numerose variabili, pertanto tutti i professionisti coinvolti devono essere competenti nella valutazione del letto della lesione e avere consapevolezza di tutte le opzioni di debridement disponibili.

I professionisti sanitari rimangono il principale punto di riferimento per il paziente con una ferita e svolgono un ruolo importante nelle decisioni cliniche sulla necessità di sbrigliamento; quale metodo utilizzare e se un paziente deve essere indirizzato a servizi specialistici⁶.

Ognuna delle diverse tipologie di debridement possiede infatti precisi vantaggi e svantaggi, ed è indispensabile effettuare quindi una valutazione olistica del paziente e della ferita.

La mancata selezione del metodo più appropriato può portare a ritardi nella guarigione delle ferite, con un aumento dei costi e della sofferenza al paziente.

L’importanza di un approccio globale nel debridement e nel trattamento delle lesioni cutanee

Uno studio pubblicato su JAMA Dermatology⁷ riporta che il debridement frequente accelera la guarigione della ferita. In conclusione, è importante adottare un approccio globale nel trattamento delle lesioni cutanee, considerando il debridement parte di un processo, utilizzato in combinazione con altri approcci terapeutici.

Tutto ciò, offre vantaggi in merito alla possibilità di definire chiaramente gli outcome e quindi rivalutare se questi sono stati raggiunti, offrendo così ulteriori benefici al paziente, come un netto miglioramento della qualità delle cure, un miglioramento della salute, del benessere e non ultimo una riduzione dei costi del trattamento⁸. 


Note:
  1. Strohal, R., Apelqvist, J., Dissemond, J. et al. EWMA Document: Debridement. J Wound Care. 2013; 22 (Suppl. 1): S1–S52
  2. Gethin, G., Cowman, S., Kolbach, D.N. Debridement for venous leg ulcers. Cochrane Database Sys Rev. 2010; 7: CD008599
  3. Hinchliffe, R.J., Valk, G.D., Apelqvist, J. et al. A systematic review of the effectiveness of interventions to enhance the healing of chronic ulcers of the footin diabetes. Diabetes Metab Res Rev. 2008; 24 (Suppl. 1): 119–144
  4. Hess, C.T. Guida Clinica alla cura delle lesioni cutanee (A. Bellingeri, trad.) La Fenice Grafica, 1999
  5. Strohal, R., Apelqvist, J., Dissemond, J. et al. EWMA Document: Debridement. J Wound Care. 2013; 22 (Suppl. 1): S1–S52
  6. Wounds UK. Effective debridement in a changing NHS: a UK consensus, 2013.
  7. Wilcox JR, Carter MJ, Covington S. Frequency of Debridements and Time to Heal: A Retrospective Cohort Study of 312 744 Wounds. JAMA Dermatol. 2013;149(9):1050–1058. doi:10.1001/jamadermatol.2013.4960
  8. Wounds UK. Effective debridement in a changing NHS: a UK consensus, 2013.

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