Service Med e PU sensor: una nuova frontiera nella prevenzione delle LdP
Le lesioni da pressione (LdP) rappresentano una sfida significativa in ambito sanitario, e la prevenzione è una delle armi più importanti per combatterle.
La microcircolazione gioca un ruolo cruciale nel loro sviluppo: è per questo che Service Med, leader nella produzione di dispositivi dedicati alla cura e gestione delle lesioni da pressione, ha stretto una partnership rivoluzionaria con PU sensor, pioniere nello sviluppo di soluzioni diagnostiche avanzate per le lesioni da pressione.
La correlazione tra microcircolazione e rischio di LdP
La compromissione microcircolatoria rappresenta un fattore di rischio critico predisponente lo sviluppo di lesioni da pressione. Tuttavia, le valutazioni attuali spesso non riescono a predire con precisione il rischio di insorgenza di lesioni da pressione, poiché due terzi dei casi si verificano al di fuori della zona di rischio stabilita. I metodi tradizionali, infatti, come le scale di valutazione attualmente in uso, risultano spesso incomplete o inaccurate, e ciò si traduce in una sottostima del rischio nella popolazione fragile.
Per superare questo limite e identificare correttamente e precocemente tutti i pazienti realmente a rischio di sviluppare lesioni da pressione è necessario aprire nuove prospettive. Esaminare la risposta microcircolatoria alla pressione cutanea è una di queste, ed è possibile mediante la misurazione oggettiva della Vasodilatazione Indotta dalla Pressione (PIV).
L’approccio innovativo di PU sensor
Il nuovo sensore PU si distingue come uno strumento oggettivo di valutazione della PIV, rivoluzionando l'identificazione dei soggetti a rischio di lesioni da pressione.
La lesione da pressione è un danno tissutale localizzato, causato da un’occlusione capillare determinante insufficiente flusso ematico nei tessuti molli superficiali, secondaria alla pressione applicata sul tessuto stesso in condizioni di allettamento o immobilità.
La PIV varia da individuo a individuo, e le persone particolarmente vulnerabili allo sviluppo di LdP mostrano una PIV inadeguata: infatti, una riduzione della PIV è correlata a un aumento del rischio di sviluppare lesioni da pressione.
PU sensor: una soluzione innovativa e accessibile
Per migliorare l'identificazione del rischio, il sensore PU misura la Vasodilatazione Indotta dalla Pressione (PIV), identificando oggettivamente individui con una microcircolazione compromessa.
Il sensore PU è un sensore bio-ottico che utilizza la fotopletismografia (PPG), ovvero un procedimento che consiste nell’illuminare una zona corporea con luci a diverse lunghezze d’onda per rilevare le variazioni di luce assorbita dal sangue che fluisce attraverso i vasi sanguigni: queste variazioni consentono di ottenere informazioni sulla perfusione tissutale, cioè sulla quantità di sangue che raggiunge i tessuti. Si tratta dunque di una valutazione istantanea della microcircolazione, che offre la possibilità di un riconoscimento più accurato e precoce dei soggetti a rischio di sviluppare LdP.
Insomma: il sensore PU rappresenta una svolta nell'identificazione precoce dei soggetti a rischio di sviluppare lesioni da pressione e la sua facilità d'uso consente una scansione della zona sacrale in appena 5 minuti, offrendo una soluzione rapida ed efficiente per la valutazione del rischio. Inoltre, dati i costi ridotti, questa innovazione è accessibile a una vasta gamma di strutture sanitarie.
Service Med e PU: insieme per la prevenzione
La partnership tra Service Med e PU sensor segna un passo avanti nella prevenzione e nella cura delle lesioni da pressione. Grazie alla valutazione obiettiva della microcircolazione fornita dal sensore PU, è possibile identificareprecocemente i pazienti a rischio, migliorando il loro benessere e ottimizzando l'utilizzo delle risorse sanitarie. Questa collaborazione promette di rivoluzionare il modo in cui affrontiamo le lesioni da pressione, aprendo la strada a una gestione più efficace e personalizzata.